Perché Manuela ?

Chi è la poetessa Manuela Masi?

Probabilmente molte persone si faranno questa domanda prima di aderire alla raccolta di firme che il Comitato per BuBè ha deciso di promuovere per chiedere, al Sindaco di Bagno a Ripoli, di dedicare, alla memoria di Manuela Masi, un’area di via Lorenzoni, destinata a piccolo giardino.

Chi era Manuela? una ragazza nata a Bubè il 15 Ottobre 1952 da una famiglia semplice, ma intrisa di valori umani profondi, di democrazia e giustizia come poche altre, morta per un male incurabile a soli 27 anni, lasciando la mamma Wanda ed il babbo Aldo nella disperazione.

Della loro unica figlia gli rimanevano ormai solo le poesie e le ultime volontà: "fate qualcosa per aiutare tutti coloro che soffrono del mio male".

Questo qualcosa oggi è il Calcit Chianti Fiorentino, un’associazione apolitica che tra le sue attività contribuisce alla prevenzione dei tumori ed all’assistenza a domicilio dei malati terminali, oltre ad altre mille attività di solidarietà per l’infanzia ,gli anziani, gli emarginati.

Certo, se dopo 23 anni dalla scomparsa di Manuela la realtà del Calcit è ancora viva, il merito va riconosciuto in primo luogo ai suoi genitori, ma anche a tutti quei volontari che hanno raccolto l’appello di solidarietà a lavorare insieme a loro per realizzare tutto questo.

Ciò è potuto accadere perché i valori che Manuela ci ha trasmesso, con le sue poesie e le sue azioni in vita, sono di quelli che entrano dentro le coscienze della gente, di qualsiasi estrazione politica e sociale, e non ne escono più.

Le sue poesie testimoniano questi Valori e sono da prendere ad esempio anche per le future generazioni, per il loro contenuto umano, contro le ingiustizie, il degrado, la violenza, la corruzione, l’emarginazione.

Dopo tutto questo, Voi, chiedereste ancora, perchè Manuela?

No! perché avete capito che tutto questo è avvenuto per Manuela e avviene grazie a Manuela, perchè Lei è ancora tra noi con tutto questo e con le sue poesie.

La proposta del Comitato si inserisce tra le iniziative previste dallo statuto e mirate alla valorizzazione delle identità locali.

Riteniamo infatti che, al di là di dare eco a quello che Manuela è riuscita a tramandarci, sia doveroso dare un riconoscimento visibile alla sua memoria. Un piccolo contributo della comunità a testimonianza che, nel futuro, Manuela non sarà dimenticata.

Se poi, questa testimonianza, come le circostanze hanno voluto, può coincidere con una piazza, giardino o quel che sarà, a pochi passi da dove è nata e vissuta, a maggior ragione crediamo che questa proposta debba essere portata avanti.

 

 

 

 

 

Il Comitato per Bubè